Cosa è il vino

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Vino, cenni storici
 
L'apparizione della vita sulla terra, o di una sua progenitrice, pare risalga a circa 230 milioni di anni fa. Sono stati trovati fossili nelle Americhe e nella Russia asiatica. 
In Italia sono stati scoperti fossili di almeno 1 milione di anni. Con il passare dei secoli sono scomparse molte famiglie di vite mentre rimane la Vitis vinifera. Nel 9000 avanti Cristo l'uomo migrava con il cambio delle stagioni mentre nel 6000 avanti Cristo la stabilità diventa un'esigenza e l'uomo comincia a dissodare la terra e ad allevare e addomesticare animali. 
Si insedia in caverne e palafitte e usa la pietra come utensile e come arma. 
La nascita della viticoltura si può datare intorno al 4000 avanti Cristo, alcuni attrezzi sono stati rinvenuti tra il Tigri e l'Eufrate, nel Mar Caspio e nel Golfo Persico. Con molta probabilità è proprio da qui che nata la viticoltura.  Nel monte Ararat, punto di approdo dell'arca di Noè, sono stati rinvenuti due grandi serbatoi di un liquidò molto simile al vino databile 1000 avanti Cristo. 
La "scoperta" di questa bevanda coincide con il passaggio dal nomadismo agli insediamenti stabili dell'uomo. La Vitis vinifera si è quindi diffusa dal 6000 avanti Cristo nei territori euro asiatici e solo tre 5000 e 2005 avanti Cristo ha raggiunto l'Europa continentale  attraverso la Grecia. 
In Italia sono gli etruschi, un popolo molto evoluto, a migliorarne le pratiche enologiche. 
Nel 753 avanti Cristo, quando viene fondata Roma, il Lazio era una regione molto povera mentre la Grecia e l'etruria erano ricche feconde. Le prime notizie della viticoltura romana sono dotati 671 avanti Cristo. Nel 508 a.c. Cristo Roma diventa una Repubblica ed inizia la sua grande espansione grazie alla quale si arricchisce anche culturalmente con i popoli sottomessi. Nacque il dio Bacco, corrispondente a Dioniso greco, protettore delle viti e Roma comincia a produrre vini con ottimi risultati grazie alla  vocazione dei suoi terreni. 
Le uve migliori vengono pigiate con i piedi nella "calcatorium" e "turcularium" ed il mosto versato nellea "dolium", grandi anfore di terracotta. I vini di bassa qualità vengono dati alla plebe. Ai romani piacevano i vini invecchiati come il Falernum, il sorrentinum un ottenuto da Viti  aminee della Campania.
Al vino veniva aggiunta acqua, anche di mare, oppure aromatizzato con miele e spezie. Plinio il vecchio nella sua "naturalis historia" tratta anche di enologia e classifica i vini prodotti nell'impero. Di questi ne considera 100  di normali qualità e 80 pregiati. Con l'età augustea i legionari cominciano a coltivare vite nel resto dell'impero. Poi si assiste al decadimento dell'impero e anche della viticoltura. 
Dopo il 1200 l'epoca è caratterizzata da carestie ed il vino diventa la bevanda più igenica e sicura. Nella seconda metà del 1500 un'opera intitolata "de salubri potu dissertatio" del benedettino Don Francesco scacchi, medico di Fabriano, tratta di acqua, di vino e di spumante, delle sue caratteristiche e del modo per ottenerlo (è quindi sfatata la leggenda che vuole come inventore Don Perignon). 
Nel 1500, dopo la scoperta dell'America, il commercio trova nuovo vigore. Sante Lancieri , Bottigliere di Papa Paolo Farnese, annota 53 vini da degustare perchè  sono ottimi vini. 
Dopo l'unificazione nazionale e subito dopo nel 1879  si diffondono tre gravi malattie della vite, oidio, fillossera e peronospora, arrivate dall'America che devastano le colture di tutta Europa. 
 
Cos'è il vino
Il vino è il prodotto della fermentazione alcolica, in presenza o in assenza di vinacce, che viene operata dai lieviti (presenti nei grappoli). Il succo contenuto nell'acino si trasforma da liquido zuccherino a liquido alcolico tramite delle reazioni chimiche operate dai lieviti stessi che, mangiando zuccheri, producono alcol, calore e anidride carbonica.
 
Il vino è una bevanda antichissima, forse nata per un caso, che solo con il passare del tempo è stato affinato per mezzo di tecniche di vinificazione sempre migliori. E' un prodotto dell'uomo e della natura, quest'ultima da sola produrrebbe solo aceto! Non viene usato solo come bevanda, ma in numerose preparazioni culinarie, alle quali dona profumi e sapori deliziosi. 
 
Tra i numerosissimi componenti del vino ve ne sono alcuni responsabili di funzioni positive che un buon bicchiere di vino può svolgere nel nostro organismo. 
Moderate quantità svolgono una funzione di stimolazione ed attivazione della digestione, contrastano l'insorgenza di calcoli biliari, stimolano la diuresi; il potassio presente nel vino tonifica e stimola i muscoli, migliora la circolazione, il colesterolo "cattivo" viene portato al degrado favorendo la produzione del cosiddetto colesterolo "buono". Infine l'alcol etilico fluidifica il sangue, aiuta a prevenire l'insorgenza di malattie cardiovascolari, stimola le difese immunitarie e l'invecchiamento cellulare grazie ad alcune sostanze antiossidanti (presenti in quantità maggiori nei vini rossi di cui sono responsabili anche della colorazione) combattono i radicali liberi, l'alcool etilico in piccole quantità può fungere da parziale antidepressivo (mai mischiare i veri antidepressivi con l'alcool). 
Vista così sembrerebbe una bevanda miracolosa, ma fate attenzione alle quantità, per cui vi consigliamo le quantità giornaliere indicate che sono 3 o 4 bicchieri per l'uomo e 2 o 3 per la donna.
Bere quantità eccessive di alcool provoca seri danni all'organismo ed in particolare al fegato che trasforma da solo circa l'80% dell'alcool ingerito.
l'abuso di alcool porta alla fibrosi e alla cirrosi epatica !
L'alcool ed il fumo insieme sono alleati per creare danni ! Non ne abusiamo...e sopratutto non insieme.
 
Insomma beviamo bene, e con moderazione 
 
.."Che sarebbe la vita, senza il vino ? 
Il vino bevuto in tempi e quantità giuste è gaiezza del cuore, gioia dell'anima . . . ".
 
Massimiliano De Juliis