ANALISI SENSORIALE DEL VINO, ESAME VISIVO, COME SI ESEGUE

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La degustazione del vino è un'arte che si apprende con il tempo ma partendo dai corsi di sommelier, dove vengono forniti tutti gli strumenti per effettuarla nella maniera più precisa e corretta possibile, poi sta al degustatore attraverso un suo proprio percorso percepirne tutte le sfumature. 
Al termine del corso per sommelier capirete che il viaggio alla conoscenza del vino è appena cominciato !  
​Le analisi che si possono eseguire sul vino sono due, una è l'analisi chimica l'altra e l'analisi organolettica o sensoriale.
La prima fornisce tutti i componenti del vino e la loro quantità ma ​è in grado di dare solo valori quantitativi e non qualitativi, l'analisi organolettica, effettuata attraverso i nostri sensi, ci dà il giusto livello qualitativo del vino.
Il vino si degusta per verificare  si vi​ ​siano difetti e armonia dal punto di vista visivo​,​ olfattivo e gustativo​,​ oltre che per individuare l'abbinamento enogastronomico ideale.
Per evitare affaticamento della percettibilità gustativa si consiglia di non assaggiare più di 10 vini consecutivamente.
Per una corretta degustazione abbiamo bisogno di un bicchiere adeguato, standard, anche se la cosa migliore è quella di degustare un vino nel suo bicchiere ideale.
Un tempo il sommelier effettuava la degustazione ​nel ​Tastevin, strumento di degustazione ormai obsoleto​ ma che ​è ​rimas​to il simbolo ​AIS , associazione italiana sommelier.

 

ESAME VISIVO

Rappresenta la prima fase dell'analisi sensoriale di un vino ed è in grado di fornirci già importanti informazioni. 
Il vino che andiamo a degustare deve avere caratteristiche ​corrispondenti alla tipologia di prodotto e​d alle sue caratteristiche. Ad esempio un bianco giovane non può essere color ambrato, o rosso giovan​e aranciato e così via. Non devono esserci colorazioni ​anomale o opacità che rappresenterebbero alterazioni del vino​.​

 

Come si esegue l'esame visivo

Prima di tutto si osserva il vino durante la mes​cita, ​os​serviamo la eventuale effervescenza e la sua potenziale consistenza;

​successivamente ​si porta all'altezza degli occhi per percepirne la limpidezza​;​

​incliniamo il bicchiere a 45° ed  osserviamo il colore e le sfumature dell'unghia​ (la parte dove c'è meno vino una volta inclinato il bicchiere)​;

​lo riportiamo all'altezza degli occhi e, ruotando il bicchiere, osserviamo la ​formazione di archetti da cui​, in base a numero e grandezza,​ s​e ne ​percepisce la consistenza.

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Massimiliano De Juliis